Il teatro comico di Georges Feydeau II
Georges Feydeau (1862-1921) fu un prodigioso inventore del genere comico. Egli non ha rinnovato il vaudeville, ma attraverso tutte le sue pièces ne ha creato uno nuovo. Altri, riproducendo le sue scenografie bizzarre ci hanno dato l’illusione di imitarlo, ma egli era inimitabile, proprio per la sua incessante inventiva. Partendo da un’idea iniziale, Georges Feydeau era capace di dare libero sfogo alla fantasia e, a mano a mano che i suoi personaggi avanzavano, inventava per loro delle strade senza uscita, obbligandoli a scoprire da soli delle porte o delle finestre di cui nemmeno egli aveva sospettato l’esistenza, e che strappava dall’incognita della vita quotidiana. Chiunque altro a vrebbe perso l’orientamento. Georges Feydeau possedeva la chiave meravigliosa dei grandi osservatori. Frugava i suoi personaggi fino a trovare in essi il filo che gli avrebbe permesso di ricucirli, di lanciarli di nuovo nella prossima avventura. Feydeau non si aspettava nulla dal caso; si fidava solo delle sue deduzioni. I tipi che metteva in scena erano vivi grazie alla loro autenticità, e tutto quello che poteva succedergli diventava plausibile, evidente, inevitabile. (Régis Gignoux)
Il libro, oltre a presentare la celebre Dame de Chez Maxim, contiene commedie, atti unici e monologhi mai tradotti finora, il tutto arricchito da alcuni saggi di approfondimento in cui si analizzano le opere di Feydeau e Labiche, la comicità di Feydeau, e i personaggi più celebri delle commedie dell’autore.
(a cura di Pasquale Calvino e Annamaria Martinolli)
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